Coronavirus: Come Organizzare la Psicoterapia

Come Organizzare la Terapia a Norma di Prevenzione

La dottoressa Carniato, titolare dello studio di Psicologia e Psicoterapia a Treviso, ha il piacere e il dovere di aggiornare i pazienti sulle Raccomandazioni per l’esercizio della professione sanitaria di Psicologo- Psicoterapeuta, per l’emergenza sanitaria da Coronavirus/ CoviD-19

  1. In primo luogo, si deve evidenziare l’importanza di seguire fonti sicure e attendibili, cioè ordinanze, decreti, Circolari del Ministero Salute, Protezione Civile e Istituto Superiore Sanità.
  2. Il DPCM del giorno 8 Marzo 2020 e del giorno 9 Marzo 2020 (#iorestoacasa) prevedono che il movimento da/verso le aree a circolazione ristretta, come Treviso, sia comunque possibile per “comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o di salute”, definizione che comprende le attività professionali degli psicologi e gli spostamenti dei pazienti/utenti per esigenze di salute.

Come Possiamo Svolgere la Psicoterapia?

  • L’attività professionale di Psicoterapia può continuare a svolgersi se professionista e paziente sono entrambi asintomatici (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) e non hanno fattori di rischio (sospetto caso).

 

  • Ovviamente il professionista deve garantire il rigoroso rispetto delle misure igienico-preventive del Ministero della Salute, già ripetutamente indicate, e che devono essere applicate con particolare attenzione da tutti i professionisti sanitari.

 

  • Il paziente che si sta recando presso lo studio di Psicoterapia nelle e verso le zone a circolazione limitata, può dichiarare (autodichiarazione) come motivazione dello spostamento che si sta recando da un professionista sanitario (psicologo-psicoterapeuta) per lo svolgimento di una prestazione sanitaria

 

  • Al momento (DPCM 9 Marzo 2020 #iorestoacasa) è sufficiente una autodichiarazione sul motivo di spostamento: per motivi di salute. “Muoversi solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità”. Dal sito del Ministero della Salute:
    “Si può uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità. Ove richiesto, queste esigenze vanno attestate mediante
    autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia o scaricati da Internet. Una falsa dichiarazione è un reato. Scarica il nuovo modulo di autocertificazione del Ministero dell’Interno
    aggiornato al Dpcm 9 marzo 2020.”

 

Cosa non è Opportuno Fare?

Nessun tipo di attività in caso di positività e sintomatologia sospetta

(febbre, tosse o dispnea), o contatti a rischio (ad es., convivenza con caso positivo o sospetto, contatti diretti con casi positivi o sospetti). Si ricorda che bisogna contattare telefonicamente il Numero Verde Regionale (800462340), o il proprio medico curante (MMG) per le idonee procedure di sorveglianza di COVID-19 e non recarsi al Presidio Ospedaliero o in ambulatorio.

Raccomandazioni e Suggerimenti di Prevenzione e Contenimento CoviD-19

  • Social Distancing:
    Il distanziamento sociale nei contesti che richiedono prolungata interazione verbale è utilmente elevabile da 1 metro (indicazione Ministeriale ufficiale) a 2 metri, per ridurre ulteriormente il rischio “droplets”: è utile quindi posizionare sedie, tavoli e poltrone (anche nelle eventuali aree di attesa) in tale modo. Si raccomanda di organizzarsi in modo da limitare al massimo contatti tra pazienti in attesa.

 

  • Igienizzazione:
    Si raccomanda attenta igienizzazione di superfici di lavoro, giochi, materiali testistici, sedie/poltrone, ecc. dopo ogni uso da parte di un paziente/utente, e lavaggio mani del professionista tra un utente e l’altro. Deve essere reso disponibile un dispenser di soluzione idroalcolica. Ricordarsi di aerare regolarmente i locali di lavoro.

 

  • Set/Setting:
    Può essere utile ed importante affrontare con i pazienti il significato relazionale delle misure di precauzione utilizzate (distanziamenti,
    igienizzazioni, eventuale uso di presidi, eventuale passaggio a consulenze online o a distanza, interruzione o rinvio di percorsi, ecc.).

 

  • Privacy:
    Al momento, non risultano e non sono state indicate specifiche modalità con cui attestare da parte di un libero professionista l’avvenuta consulenza ad un paziente ai sensi del movimento da/verso le zone a circolazione limitata.​
    In caso di futura necessità, sarà possibile rilasciare ai pazienti breve attestazione (su loro richiesta) di aver svolto una consulenza professionale il giorno x in sede y, per chi deve rientrare a casa dopo una seduta, da esibire in caso di eventuali controlli (es. messaggio di appuntamento in studio).​
    È da chiarire preliminarmente al cliente, laddove dovesse giustificare i propri spostamenti, che il professionista lo potrà confermare successivamente, previa autorizzazione scritta del cliente, limitandosi a confermare esclusivamente lo svolgimento di consulenza con professionista sanitario Psicologo, nel dato luogo e ora, senza entrare in alcun modo in informazioni cliniche o personali.

Risorse Utili

Per promuovere informazioni attendibili e raccomandazioni accurate, si ricorda di seguire fonti attendibili di utilità pubblica: (ad esempio http://www.salute.gov.it/portale/home.html) ed evitare di cercare “Scoop delle ultime News”, come promosso nel blog: “Come combattere l’infodemia

 

A tal proposito, la Dottoressa Carniato sta svolgendo il percorso di formazione a distanza dell’Istituto Superiore di Sanità su “Emergenza Coronavirus” (www.eduiss.it).

 

Ringraziando per l’attenzione e la partecipazione responsabile di tutti, auguro buona continuazione.

 

Cordialmente.
Simona Carniato

 

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