Sindrome dell’Impostore: i Pensieri Tipici

Quali sono i pensieri che attraversano la mente di chi soffre “la sindrome dell’impostore”?

Da dove vengono questi pensieri autosabotanti?
Cosa posso fare concretamente?

In questo articolo presento i pensieri automatici e le convinzioni che condizionano negativamente le persone con poca autostima, tipici della Sindrome dell’impostore.

 

Inoltre, descrivo come si sono formate queste convinzioni nel passato, in particolare presento le condizioni specifiche dell’educazione che possono influire sulla probabilità di sviluppare insicurezza.

 

Infine propongo 3 semplici azioni efficaci per fermare l’inondazione di pensieri negativi della sindrome dell’impostore.

I Pensieri Tipici della Sindrome dell’Impostore

1.Sembro più competente di quanto lo sia realmente. Non è proprio così e verrò scoperto”

“Ho paura che i miei colleghi scopriranno quanto non sono all’altezza, lo so bene”.

Temono di essere smascherati e di aver dato una percezione non reale di loro stessi.Tutto ciò crea ancora una volta una sensazione costante di ansia e stress influenzando tutto il loro lavoro e le relazioni in modo distruttivo.

 

2.”Sono solo stato molto fortunato”

Spesso le persone attribuiscono i loro successi alla fortuna. Potrebbero pensare: “Ero nel posto giusto al momento giusto” o “quello è stato un bel colpo di fortuna”.Questi pensieri segnalano la paura di non essere in grado di mantenere il successo raggiunto e la profonda convinzione che la il successo non ha nulla a che fare con il proprio impegno e le proprie reali capacità (Locus of control).

 

3.”Se posso farlo io, allora può riuscirci chiunque”

Spesso le persone pensano di non avere niente di speciale. Qualsiasi traguardo abbiano raggiunto, credono che a parità di situazione, chiunque altro avrebbe potuto eguagliarlo o fare di meglio.

Questi i pensieri del proprio dialogo interno: “Oh, non era niente di complicato.”

“Sono sicuro che il mio collega potrebbe fare la stessa cosa” o “Non ho nessuna caratteristica che mi contraddistingue all’interno dell’azienda”.

L’ironia della sorte è che gli studi statistici hanno dimostrato che questa sindrome è comune soprattutto tra le persone di talento.

 

4.”Non posso accettare questi complimenti come sinceri”

Le persone che soffrono della sindrome dell’impostore non sono in grado di interiorizzare le loro vittorie e si ritrovano profondamente a disagio con le lodi.In caso di “sinceri complimenti” possono pensare “lo dice solo per farmi piacere..” oppure “non lo pensa davvero, mi dice questo perchè mi vuole bene..” oppure “non è obiettivo, sono solo frasi di circostanza..”

 

5.”Il successo l’ho ottenuto perché ho degli agganci”

Ormai è certo che il networking è il modo migliore per ottenere nuove opportunità, indipendentemente dal vostro settore o obiettivo. Ma gli “impostori” lo vedono come: “Questo è stato totalmente grazie all’aggancio del mio contatto… non è merito mio.”

 

6.”Dai… Non esagerare… Mi sopravvaluti troppo”

Chi soffre della sindrome dell’impostore, quando lodato, si sente drammaticamente sopravvalutato.

 

7.“Il fallimento non è un’opzione per me”

Queste persone hanno una paura tremenda del fallimento e si mettono addosso una pressione esagerata. Pensano:”devo dare il 300% o devo lavorare di più rispetto agli altri, per evitare di farmi scoprire incompetente e chi sono veramente”.

Tutto questo si trasforma in una spirale sempre più frenetica nel dimostrare a sé stessi le proprie capacità. e questo crea ansia e insicurezza.

 

8.“Penso che probabilmente… forse… sarebbe meglio… credo…”

Gli “impostori” usano molto spesso un linguaggio incerto e non asseriscono i loro pensieri per la mancanza di sicurezza di sé e autostima.

 

9.”Mi è venuto così … L’ho fatto sul momento…”

Spesso screditano i loro risultati e li giustificano come frutto di circostanze e non come il risultato della propria competenza e del proprio impegno perché sentono che la loro competenza non è adeguata.

Quali sono le cause della “sindrome dell’impostore”? Perché si formano queste convinzioni?

Gli psicologi ritengono che, come per molti altri schemi di pensiero abituali, la sindrome dell’Impostore potrebbe essere radicata nel contesto familiare dove si è cresciuti.

 

Esaminiamo alcune condizioni specifiche dell’educazione che possono influire sulla probabilità di sviluppare insicurezza e la sindrome dell’impostore.

 

1. Hai Ricevuto Elogi non meritati nel passato

Se i tuoi genitori o altri adulti importanti nella tua vita (un nonno, un amico di famiglia, un fratello maggiore) ti hanno dato il riconoscimento per azioni che non credevi di meritare, potresti identificarti come “finto”.

Ti è stato detto spesso “brava ragazza/o”?

Sei stato applaudito per le tue abilità come atleta, la tua attitudine artistica o la tua intelligenza matematica quando sapevi, in base al confronto con gli altri compagni, di non essere particolarmente distinto.

In questi casi, hai associato i riconoscimenti ad una finzione, come non meritati.

 

2. Non hai ricevuto complimenti

Nel caso in cui non hai ricevuto alcun elogio o complimenti, magari per qualcosa di veramente significativo, probabilmente hai iniziato a dubitare di te e a considerarti inadeguato.

Tutti, dal bambino più piccolo all’adulto più maturo, apprezzano e richiedono riconoscimenti e rinforzi per aumentare la propria autostima, o se non ne ricevono si crea una profonda insicurezza e convinzione di essere inopportuno e inadeguato.

Per i bambini, questo bisogno di attenzione positiva e riconoscimento è maggiore e importante. Se non avete ricevuto un’adeguata attenzione e riconoscimento positivo la vostra autostima potrebbe risentirne anche da adulta.

 

3. Hai subito delle etichette di famiglia

Se sei cresciuto assieme a fratelli e/o sorelle più grandi, potresti essere stato identificato in un certo ruolo all’interno della famiglia come quello “intelligente”, quello “sensibile”, quello “competitivo” e così via.

Il pericolo di attribuire e identificarsi con delle etichette è che possono essere difficili da perdere anche quando il comportamento di un bambino/a cambia e si evolve.

Che cosa fare per riconoscere le cause della Sindrome dell’impostore?

Iniziate ad riconoscere i vostri successi come risultato del vostro modus operandi (l’internalizzazione dei risultati), e valutate come l’educazione ha influenzato la propria autostima.Riflettete su come la vostra infanzia e il vostro percorso può influenzare la tendenza a dubitare o criticare se stessi, oppure a sentirsi sicuri di sé.

 

Maggiore è la consapevolezza di cosa e come ha influenzato precocemente la formazione dell’autostima, più potere hai per agire e cambiare, ora.

E ora Azione! Tre Azioni Pratiche per vincere la sindrome dell’impostore

Abbiamo considerate I pensieri automatici e l’origine di certe convinzioni che minano il tuo funzionamento psicologico e sociale.

 

Ora ti presento alcuni semplici ed efficaci consigli pratici per far fronte all’insicurezza della Sindrome dell’Impostore, di derivazione dal Training di Assertività.

 

1. Cercare feedback alle vostre azioni e imparate a rispondere alle Critiche costruttive

Coloro con la sindrome dell’impostore sono iper-sensibili alle critiche e ne sono spesso schiacciati. Quando ricevono una critica la considerano come la prova della loro inadeguatezza.

Tuttavia, una delle migliori competenze relazionali e professionali e di sviluppo personale che puoi sviluppare, è imparare ad ottenere e ricevere critiche costruttive.

Mentre ricevere consigli non richiesti può colpirci pesantemente, la ricerca scientifica dimostra che quando sollecitiamo attivamente il feedback, lo percepiamo come qualcosa di più utile. Cercate occasioni e opportunità per mostrare il vostro lavoro ad altre persone, sia organizzando regolarmente riunioni con il vostro team o con un gruppo di persone interessanti che ti supportano.

 

2. Attenzione a come comunichi con le tue parole. Migliora la Comunicazione Verbale

Quelli con la sindrome dell’impostore comunemente utilizzano un linguaggio che sminuisce se stessi, come:- “Oh, non è stato un gran lavoro”- “Non era niente” – “Ho solo sistemato due cose” Sminuendo i tuoi risultati, ti stai svalutando. Inizia a modificare il tuo linguaggio.

 

3. Dai il Benvenuto ai Complimenti! Impara a fare e rispondere ai complimenti

Accettare i complimenti e i riconoscimenti per il tuo lavoro è un obiettivo di benessere importante.Non e’ assolutamente da egocentrico arrogante, nonostante quello che dice il tuo critico interiore.La prossima volta che ti viene fatto un complimento, accettalo come un dato di fatto. Non giudicate voi stessi o interpretare I complimenti alla ricerca di un significato più profondo.

 

Fermati, Sorridi e pronuncia queste semplici parole “GRAZIE”.

Ben Fatto!

Hai letto questo articolo per riconoscere la Sindrome dell’impostore e come liberarti dai dubbi.

 

  • Hai imparato ad individuare i modi in cui la sindrome dell’impostore può bloccarti dalla felicità e dal successo.
  • Hai scavato a fondo come le tue esperienze passate influiscono negativamente sulla modo di pensare.
  • Avete scoperto alcuni consigli su come cambiare il tuo modo di agire utilizzando strategie evidence-based.
  • Questo è solo l’inizio….se vuoi che lo sia. (Per maggiori approfondimenti contattami)

 

Ricorda, leggere consigli è una cosa utile ma agire per creare un cambiamento significativo nella tua vita è un’altra, ed è il meglio che puoi fare.

 

ENJOY.

 

Questo è il secondo di due articoli sulla sindrome dell’impostore. Di seguito trovi il link al primo articolo.

 

Come superare la sindrome dell’impostore e migliorare l’autostima.

 

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